Monte Tresino: dove la natura si specchia nel mare


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panorama-dalla-cima-del-monte-tresinoTresino è un monte incontaminato, un’estrema propaggine del monte Stella che si estende fino alla riva del mar Tirreno, situato tra la frazione Lago di Castellabate e il comune di Agropoli. La cima più elevata del monte Tresino raggiunge i 356 metri s.l.m.. Il suo territorio rientra completamente nei confini del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, mentre la sua costa rientra nell’area marina protetta Santa Maria di Castellabate.
Lo costa tresinese è oggetto di numerosi fenomeni erosivi che ne contraddistinguono il paesaggio come nel caso della costa particolarmente accidentata che va da punta
campanile-tresino Pagliarola a punta Tresino, formata da grandi blocchi e segnata numerose fratture le quali vengono denominate diaclasi. Il fenomeno erosivo è testimoniato anche dalle caratteristiche rocce che si sono formate e levigate nel tempo. Un altro fenomeno che va a modellare la forma delle rocce arenarie della costa di Tresino è quello dell’aloclastismo, dovuto alla cristallizzazione del sale marino, il quale con la sua azione espansiva disgrega la roccia creando una serie di sculture alveolari molto particolari.

Il monte Tresino è attraversato da numerosi sentieri escursionistici frequentati da turisti a  piedi, in bici oppure a cavallo durante tutto l’anno. Numerosi sono i punti di partenza per affrontarli, come il sentiero che attraversa per intero tutta la costa con partenza da zona lago di Castellabate ed arrivo in zona Trentova ad Agropoli (oppure viceversa). Il percorso più rappresentativo del promontorio di Tresino è quello a circuito con partenza ed arrivo dalla baia di Trentova, dove si può lasciare la macchina in un ampio parcheggio situato nei paraggi. Il circuito escursionistico, che si può affrontare anche partendo dallaantica-fontana-usata-dagli-abitanti-come-sorgente zona lago, è di circa 12 km ed ha la caratterista di portare l’escursionista a conoscere in breve tempo, numerosi aspetti naturalistici e storici dell’intero promontorio, nonchè ad attraversare i numerosi sentieri che caratterizzano la zona ossia il sentiero dei ponti di Pietra, delle conche,dei trezeni e  della pastena. Massi di arenaria, nelle cui sommità, vi sono delle buche(conche)scavate dai fenomeni esogeniCon le sue numerose case coloniche presenti sul percorso, le due torri di avvistamento saracene situate a guardia dell’estremità di punta tresino e punta pagliarola e il suo antico monastero con la chiesa di San Giovanni, l’escursionista rivive l’atmosfera di una volta fatta di lavoro e tranquillità, dove ogni attimo di vita, veniva vissuto con l’intera comunità.

 

Dati tecnici: Circuito di Monte Tresino

  • Tipologia percorso: E
  • Lunghezza: 12 km circa
  • Dislivello: 340 mt
  • Tempo di percorrenza: 6 ore circa con soste
  • Luogo di partenza: baia di Trentova
  • Tipologia percorso: circuito con partenza ed arrivo nella splendida baia di Trentova ad Agropoli ( in alternativa si può partire ed arrivare anche dalla zona lago di Castellabate e fare lo stesso giro)
  • Punti d’interesse: Torre Angioina di Tresino, torre aragonese dei zappini situata nei pressi di punta pagliarola, sorgente di san Giovanni,antica villa romana, antichi casolari, loc.sauco, Loc.pastena, scoglio del sale, scoglio di trentova
  • Sentieri d’interesse: Sentieri dei Ponti di Pietra, sentiero dei trezeni,strada del principe,sentiero della pastena o di trentova, sentiero delle conche
  • Flora: Seguendo il tratto di costa che va da Castellabate ad Agropoli ci si imbatte in una delle formazioni vegetali più interessanti e complesse dal punto di vista botanico, ossia la macchia mediterranea composta da leccio, lentisco,eriche, cisti, pini, mirto ecc. Nel perimetro dell’intera area di tresino è molto diffuso anche la coltivazione di viti, fichi ed olivi.
  • Fauna: Uno degli animali più diffusi sul promontorio di tresino è Il Cinghiale, a cui possiamo aggiungere la volpe, il tasso, la donnola, la faina, numerosi serpenti tra cui il biacco (in dialetto u sierpo niuro) e la biscia. Numerosa anche la pastorizia, con la presenza in zona di mandrie di bovini, cavalli e greggi di pecore e capre.

Oltre al sentiero descritto vi è la possibilità  di modificare, prolungando o abbreviando il percorso, in base alle caratteristiche e alle richieste degli escursionisti.